Le imprese reagiscono ai dazi Usa. Boom export in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna

Nei primi tre mesi 2025, vendite fiorentine in Francia +60,7%, Regno Unito +218,7%, Spagna +237,0% e Germania +28,2%. Questi Paesi insieme valgono 8 miliardi di export, più degli oltre 6 miliardi degli Usa. Salvini: “Ecco come aiutiamo le aziende su questa via alternativa”
COMUNICATO STAMPA n.28 del 15 luglio 2025
Firenze, 15 luglio 2025 – Nei primi tre mesi del 2025 le esportazioni dalla metrocittà sono cresciute del 60,7% verso la Francia, che dopo gli Usa è il secondo mercato di sbocco delle merci fiorentine con il 13,6% del totale nel 2024, pari a 3,4 miliardi di euro, più della metà di quanto si vende negli Stati Uniti. Ma nel primo trimestre crescono le esportazioni anche negli altri principali mercati di riferimento fiorentini, del 28,2 %in Germania che è il terzo Paese per vendite all’estero, di addirittura il 218,7% nel Regno Unito e del 237% in Spagna. La reazione alla stretta dei dazi in Usa è dunque già in atto e viene rafforzata in queste settimane, come sottolinea il segretario generale della Camera di commercio di Firenze, Giuseppe Salvini. “Pur nelle difficoltà del momento e con la consapevolezza dell’assoluto rilievo del mercato americano – dice Salvini - questi dati del centro studi della Camera di commercio dimostrano la reattività delle imprese fiorentine – spiega Salvini – Noi, come Ente camerale e azienda speciale PromoFirenze, le stiamo supportando con una vasta serie di servizi”.
I margini per crescere fuori dagli Usa ci sono. Secondo i dati del centro studi della Camera di commercio, se gli Stati Uniti rimangono il principale mercato di riferimento della metrocittà con esportazioni per un valore di oltre 6 miliardi nel 2024, 8 miliardi dell’export fiorentino sono stati diretti verso la direttrice europea, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, dove nel primo trimestre di quest’anno le imprese fiorentine hanno saputo aumentare le vendite a doppia e tripla cifra percentuale, circa 3 miliardi in estremo Oriente (Cina, Singapore e Corea del Sud) e circa 1,6 miliardi sulla direttrice mediorientale (Turchia, Arabia, Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar). “L’ExportHub di Camera di commercio – spiega Salvini - può contare su una rete di specialisti referenti presso le Camere di commercio italiane all’estero, Ice e partner privati presenti in tutto il mondo, che stiamo attivando per accelerare l’opera di ricerca di partner commerciali in Paesi diversi dagli Usa. Anche in questo periodo estivo i nostri referenti all’estero sono al lavoro per selezionare, insieme a PromoFirenze, buyer affidabili e per organizzare incontro B2B tra le nostre aziende e quelle straniere che già si sono svolti nei mesi scorsi e riprenderanno a settembre con Paesi come Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Singapore, Taiwan, Canada, Brasile, Danimarca, oltre ai principali europei. Abbiamo moltiplicato e rilanceremo da settembre gli ExportHub Days, giornate nelle quali offriamo alle nostre aziende l’opportunità di incontrare faccia a faccia i buyers stranieri. Abbiamo lanciato un bando che concede contributi alle aziende che intendono partecipare a fiere all’estero per consentire alle imprese di esplorare nuovi mercati. A ottobre avremo il BuyFood, che insieme a BuyWine, Bto, Italian Quality Wine e altri eventi a Taiwan e Singapore è una vetrina importante. Insomma una via alternativa a quella americana è difficile e parziale, ma possibile e può essere rafforzata”.