Il presidente della Camera Massimo Manetti illustra i primati della settima edizione della manifestazione che fa incontrare buyer stranieri con aziende locali: 650 trattative. E gli americani non mollano la Toscana

Il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Massimo Manetti

Nello scorso mese di ottobre si è svolta a Firenze la settima edizione di BuyFood, appuntamento fondamentale per diffondere a livello internazionale il valore della produzione agroalimentare toscana e fiorentina, che è sinonimo di qualità.

Come Camera di commercio, attraverso la nostra azienda speciale PromoFirenze, siamo impegnati a favorire il contatto tra i buyer che vengono da tutto il mondo e i produttori dei nostri territori. Nell’edizione di quest’anno abbiamo superato il numero totale di buyer e di Paesi coinvolti. I buyer sono stati 51 provenienti da 22 Paesi, ma le domande sono state oltre 100, mai così tante prima d’ora. Questo ci riempie di orgoglio considerando le forti tensioni commerciali del periodo scatenate dall’inasprimento dei dazi Usa.

Abbiamo concentrato la ricerca su buyer che non avessero mai partecipato, questo per dare l'opportunità alle aziende di incontrare sempre nuovi operatori. La formula dei B2B è rimasta la stessa delle passate edizioni perché permette di utilizzare al meglio il tempo. Ogni operatore ha svolto fino a 11 incontri al giorno per un totale di oltre 650 incontri B2B nelle due giornate.

Negli anni abbiamo affinato gli strumenti per rendere sempre più efficace questo incontro tra buyer e venditori avvalendoci della tecnologia. C’è un lavoro, a monte dell’evento, di “sartoria digitale”, che mira a profilare acquirenti e venditori, le loro esigenze, le loro ricerche e le loto offerte, in modo da favorire l’incontro tra specifica domanda e specifica offerta. Insomma, per spiegarsi meglio con un esempio, chi arriva a BuyFood perché cerca bottiglie da 50 euro di vino di gradazione 13.5 e un particolare bouquet, incontrerà solo chi vende quel tipo di prodotto, grazie al lavoro di profilazione digitale fatto nel mesi precedenti che fa risparmiare tempo e rende più probabile l’accordo.

L'attività di selezione dei buyer ha dovuto tener conto delle vicende internazionali, ampliando l’attenzione sui mercati europei, da cui sono arrivati a Firenze oltre il 60% dei venditori, e ad alcuni paesi dell'Asia come Giappone, Corea del Sud, Singapore e Taiwan. Nonostante questo si è confermata la presenza di operatori Usa perché il mercato è di primaria importanza e perché abbiamo ricevuto molte manifestazioni di interesse a partecipare da parte di operatori statunitensi. L'approccio degli operatori Usa è quello di chi sa che bisogna avere una prospettiva di medio termine e non intendono cambiare radicalmente la propensione alla distribuzione di prodotti italiani, che restano ricchi di potenziale nel loro mercato. Pertanto c’è un cauto ottimismo.

Si segnala comunque che l’interesse da parte degli operatori esteri è alto da tutti i mercati: la ricerca di prodotti di qualità si distingue per una costante crescita rispetto a quelli di fascia inferiore, anche se il percorso per raggiungere un accordo risente di tanti elementi, tra i quali la logistica, l’accordo sui prezzi: i tempi per raggiungere un accordo possono essere lunghi e il compromesso è spesso necessario.

In occasione dei 4 tour buyer promossi dalla Camera di commercio di Firenze il 24 ottobre, numerose aziende della provincia hanno accolto venditori internazionali direttamente presso le proprie sedi. Le imprese hanno offerto visite agli stabilimenti produttivi ed attività esperienziali volte a valorizzare il legame tra il prodotto ed il territorio.

Quanto alle aziende produttrici partecipanti, in totali sono state 61: 20 della provincia di Firenze. Le altre province toscane sono state rappresentate come segue: Arezzo (4 aziende), Grosseto (7 aziende), Livorno (3 aziende), Lucca (2 aziende), Massa Carrara (2 aziende), Pisa (7 aziende), Pistoia (2 aziende), Prato (3 aziende), Siena (11 aziende).

La forza dei nostri produttori è quella di sapersi distinguere dai numerosi potenziali concorrenti e rispondere alle richieste con elasticità. Alcuni elementi chiave sono ben noti alle nostre aziende: presentazione del prodotto/packaging, capacità di proporsi come azienda (storytelling), prezzo che tenga conto anche dei concorrenti, sostegno allo sviluppo di attività promozionali. Così, sono certo, il prodotto di qualità toscano continuerà a primeggiare nel mondo.

Camera News n.19/2025 (1 - 15 novembre)

 

Pubblicato il